Int, sport e una “griffe” nata in corsia per gli adolescenti

Bambini e adolescenti non hanno le stesse speranze di guarigione di fronte al cancro: infatti, a parità di malattia e di stadio un adolescente ha, per esempio, il 50% delle possibilità di guarigione dalla leucemia acuta a fronte dell’85% di un bambino. A causare questa disparità è il fatto che i circa 800 adolescenti che ogni anno in Italia si ammalano di tumore hanno difficoltà ad accedere ai centri di eccellenza e, in particolare, ai protocolli pediatrici, nonostante le loro patologie siano più simili a quelle dei bambini che a quelle degli adulti.
Per promuovere la conoscenza di questo problema ma anche per parlare dei particolari bisogni dei ragazzi malati, della loro necessità di rispondere alla malattia non con la chiusura al mondo, ma con forza, orgoglio e apertura alla vita, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM) organizzano il 14 marzo presso il Palazzo Lombardia a Milano il convegno “Sport, moda e chemio: l’universo degli adolescenti quando si ammalano di tumore”.  
Sport, moda e chemio: nel corso del convegno, infatti, si parlerà anche del Progetto Giovani della Pediatria oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori, finalizzato a problematiche cliniche come l’inclusione nei protocolli clinici, il supporto psicosociale e le misure di conservazione della fertilità, ma anche di tutte quelle attività che sono tipiche dell’adolescenza e di cui il ragazzo non può privarsi: la creatività, con un laboratorio di moda che ha portato alla creazione di un marchio (B.LIVE) e alla realizzazione di una collezione e di una sfilata, l’attività fisica, la musica e le nuove tecnologie.

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