Bambini con tumori cerebrali, nulla di più drammatico. Uno strazio che ogni ricercatore vorrebbe fermare e al Policlinico “Gemelli” di Roma si sta facendo il possibile, anche grazie alla nuova sala di consulto a distanza finanziata grazie alle raccolte di beneficenza Trenta Ore Per La Vita, edizione 2015. La campagna denominata “Home” fa parte del progetto “Insieme Per la Salute” .
Oltre all’ospedale romano, sono quattro le aziende ospedaliere italiane coinvolte : la ASP di Caltanissetta, quella di Crotone, Cassino e Oristano . In particolare il progetto mira all’assistenza dei bimbi che presentano i cosiddetti “tumori cerebrali solidi”, che molto spesso hanno bisogno di interventi immediati ovunque si trovino, non possono affrontare lunghi viaggi e dunque per forza di cose occorre un’assistenza a distanza. Roma darà il proprio aiuto a tutte queste altre sedi distaccate, le quali, in caso di necessità faranno altrettanto col “Gemelli”.
L’idea è quella di risparmiare alle famiglie le dolorose e costosissime “trasferte della speranza” che poi riguardano soltanto certe competenze, non tutte. Insomma, un bambino malato di tumore può ricevere un ottimo ricovero anche a Caltanissetta e Oristano e dovrebbe spostarsi solo per il consulto col luminare che lavora a Roma. Con la consultazione a distanza, sarà possibile fare questo confronto tra medici senza spostarsi dalla propria città. Il progetto prevede: trasferimento di allegati (referti, RX, TAC, RM), la ricezione, l’analisi e la valutazione degli esami diagnostici inviati dal centro della rete coinvolto nel percorso di cura del paziente pediatrico. Ma anche la realizzazione di consulti specialistici a distanza in audio-video conferenza sia nel caso di controlli programmati (follow-up) e interazioni tra professionisti.