Per la prima volta in un ospedale dell’Emilia-Romagna, gli animali entreranno nei reparti frequentati dai bambini: oncologia pediatrica e pediatria. Succederà a partire da maggio grazie al progetto “Con un battito di coda” che l’associazione ChiaraMilla porterà all’Arcispedale Sant’Anna di Cona, in provincia di Ferrara. Un progetto sperimentale che ha trovato terreno fertile grazie al provvedimento regionale approvato circa un anno fa e che consente ai pazienti ricoverati di avere visite dai propri animali domestici.
Esperienze simili, in altre zone d’Italia, sono già attive da tempo. Marina Casciani, responsabile dei progetti per Chiaramilla, conosce bene il lavoro dell’associazione Antropozoa al Meyer di Firenze. E spera che a partire dalla sperimentazione di “Con un battito di coda”, la presenza degli animali laddove i bambini vengono curati si faccia stabile e stanziale anche in regione. Il problema, per ora, sono le risorse: “Quando ci siamo proposti a Cona, lo abbiamo fatto a titolo gratuito, rinunciando anche ai rimborsi spese. Poi, fortunatamente, i Lions di Argenta hanno deciso di darci un piccolo contributo. Ma facciamo appello ai privati, aziende in primis, affinché ci diano una mano”.
Per contribuire, si può acquistare il libro che Marina ha scritto insieme ad Alessandra Santandrea “La sedia di Lulù” (Itaca edizioni): le aziende possono personalizzare la copertina con il proprio logo, facendo così marketing sociale.
Intanto, in maggio il progetto di ChiaraMilla parte. Per dieci mercoledì, in modo alternato tra la pediatria e l’oncologia pediatrica, gli operatori dell’associazione incontreranno i bambini per giochi e laboratori: “Le nostre sono attività assistite in cui la relazione tra i bambini e con i bambini viene mediata dall’animale. I piccoli pazienti, ricoverati o che in quel momento si trovano in ospedale per le terapie o per un day hospital, si distrarranno dai lori problemi”.
E al Sant’Anna entrerà anche Lulù, il cane di Alessandra Santandrea, una ragazza di Massa Lombarda rimasta in carrozzina dopo un incidente stradale. Un cane speciale, che l’aiuta nella quotidianità. E in futuro, chissà, potrebbero aggiungersi ai cani altri animali, come i conigli: “Ci auspichiamo di allargare la nostra presenza ad altri ospedali. A livello regionale, ChiaraMilla è la realtà più attiva dal punto di vista dei progetti”.