In un Paese provato dagli scontri degli ultimi mesi, a rischio default e in un clima di forte tensione internazionale, il nuovo governo ha chiesto a tutti i ministeri forti riduzioni dei budget. La crisi ucraina ha svelato un Paese sull’orlo del collasso economico. Con le risorse per la sanità appese a un filo, i rischi più alti sono per i soggetti più vulnerabili, tra cui molti bambini malati di cancro.
Nei reparti di oncologia pediatrica della capitale alcuni chemioterapici sono già finiti, incerte le forniture future.
Soleterre attiva fino al 4 maggio con la campagna di sms solidale “Grande contro il cancro” per sostenere il Programma Internazionale per l’oncologia pediatrica attivo anche in Ucraina.
Il dramma dei bambini. In un Paese provato dagli scontri degli ultimi mesi, a rischio default e in un clima di forte tensione internazionale, il nuovo governo ha chiesto a tutti i ministeri tagli del 30% ai budget. Verranno applicati anche alla sanità, sebbene non si conoscano ancora le voci interessate. Per l’oncologia pediatrica – già provata da fondi insufficienti – la situazione rischia di diventare drammatica. Per i tumori infantili servirebbero 385 mln di grivne (25 mln di euro) solo per coprire le spese dei farmaci. Nonostante le richieste delle associazioni che lavorano con i bambini malati di cancro, il precedente governo aveva stanziato solo 50 mln di UAH (3 mln di euro) a cui se ne dovrebbero aggiungere altri 176 (12 mln di euro) a novembre, con la raccolta e distribuzione dei ricavi delle lotterie di Stato.
Il cancro è la quarta causa di morte dei piccoli. I medicinali per il 2014 però non sono ancora arrivati. Al reparto di oncologia pediatrica dell’istituto del cancro di Kiev, il principale del Paese, alcuni chemioterapici sono già finiti. Medici e responsabili della struttura non hanno notizie delle nuove forniture che dovrebbero essere consegnate direttamente dal Ministero della Sanità e coprire il fabbisogno del resto dell’anno. Il cancro in Ucraina è la quarta causa di morte infantile. I tassi di sopravvivenza sono molto bassi rispetto agli standard europei (il 55% contro il 75-85%) a causa della carenza strutturale di medicinali e strumentazioni. Le diagnosi tardive sono numerose e i bambini spesso arrivano in ospedale con tumori in stadio avanzato. Senza farmaci saranno i primi a morire.
Il rischio di azzerare gli sforzi. Una mancanza di fondi delle proporzioni che si stanno profilando, in pochi mesi azzererebbe l’incessante lavoro fatto nel Paese anche dalla società civile con l’oncologia pediatrica. Solo 10 anni fa i tassi di sopravvivenza erano intorno al 40%. “Ci auguriamo che i fondi promessi dall’FMI – sostiene Damiano Rizzi presidente di Soleterre – vengano utilizzati in primis per garantire alla popolazione ucraina i diritti fondamentali tra cui quello alla salute. Soleterre continuerà a intervenire, ma un’attività come quella oncologica e soprattutto nel Paese del disastro di Chernobyl, deve essere garantita prima di tutto dallo Stato”. “Le associazioni della società civile – aggiunge Natalia Onipko, presidente della Fondazione Zaporuka di Kiev – hanno fatto un appello al nuovo governo chiedendo di non ridurre ulteriormente i fondi destinati all’oncologia pediatrica. Se non arriveranno le forniture di medicinali, i bambini saranno i primi a farne le spese e alle morti di Maidan se ne aggiungeranno presto molte altre”.
Il ruolo di Soleterre. Soleterre, in Ucraina dal 2003 a fianco dei bambini malati e delle loro famiglie, continua a svolgere le sue attività fornendo medicinali, materiale di consumo e sostegno psicosociale ai bambini malati e alle loro famiglie. Per continuare a farlo ha attivato la campagna Grande contro il cancro, dal 14 aprile al 4 maggio, a sostegno del Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica (PIOP) attivo oltre che in Ucraina, in Marocco, Costa d’Avorio, India e Italia a sostegno di oltre 8000 bambini malati. Ogni anno il cancro colpisce oltre 200 mila bambini, l’85% di loro vive nei Paesi più poveri dove accesso all’informazione e a cure efficaci sono molto ridotti.
Come sostenere la causa. Sarà possibile sostenere Soleterre con l’invio di un SMS solidale da 2 euro al numero 45502 da cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, Tre, PosteMobile, CoopVoce, Nòverca; oppure con una chiamata al 45502 da 2 Euro da rete fissa TeleTu e TWT o da 2 o 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb. Soleterre è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre sole”. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. Interviene con strategie di pace per favorire la risoluzione non violenta delle conflittualità e per l’affermazione di una cultura di solidarietà. Adotta metodologie di partenariato e di co-sviluppo per promuovere la partecipazione attiva dei beneficiari degli interventi sia nei Paesi di origine che in terra di migrazione per garantire la loro efficacia e sostenibilità nel tempo.