«Più attenzione all’oncologia pediatrica», questa la richiesta della Società Europea di Oncologia Pediatrica (SIOPE), delle associazioni che rappresentano i profesionisti (ENCCA) e delle famiglie dei piccoli pazienti (ICCCPO). In Italia l’appello è rilanciato da Fiagop e Trenta ore per la vita
In Europa, ogni anno, a più di 15mila bambini e adolescenti viene diagnosticato il cancro: 500mila sono guariti, negli anni a venire saranno un milione, ma ogni anno nonostante i progressi della ricerca e della medicina muoiono di cancro 3mila bambini.
Per tutti loro professionisti, operatori, famiglie e ricercatori chiedono più attenzione in Europa all’oncologia e all’ematologia pediatrica.
Lo fanno con un “Manifesto” rivolto alla politica e promosso dalla Società Europea di Oncologia Pediatrica (SIOPE), insieme alle associazioni che rappresentano i profesionisti (ENCCA) e le famiglie dei piccoli pazienti (ICCCPO). In Italia le associazioni di genitori nate attorno ai temi dell’oncologia pediatrica sono una trentina, riunite nella FIAGOP – Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica, partner del “Progetto Home” di Trenta Ore per la Vita.
Il presidente FIAGOP, Angelo Ricci, spiega così la necessità di questo manifesto, da far conoscere e da far sottoscrivere da un numero crescente di parlamentari europei: «Nonostante i progressi degli ultimi cinquant’anni il cancro pediatrico rimane uno dei principali problemi di salute pubblica in Europa, è quindi indispensabile e urgente che le Istituzioni Europee e Nazionali si impegnino ad occuparsi degli aspetti legati all’oncoematologia pediatrica con la creazione di programmi ministeriali che prevedano strategie dedicate».
In particolare il Manifesto chiede di:
-promuovere in tutta Europa un uguale accesso ai trattamenti standard, alle cure, al follow up e alla ricerca:
ridurre il gap di sopravvivenza legato alle differenze di reddito: la sopravvivenza infatti oggi è inferiore di un 10-20% negli stati europei a basso reddito rispetto a quelli ad alto reddito;
– indirizzare l’insufficiente finanziamento nazionale ed europea verso la ricerca sui cancri pediatrici (di base, traslazionale e clinica)
– sostenere iniziative a livello europeo volte allo sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento del cancro di bambini e adolescenti;
– sostenere adeguate misure di follow-up dei guariti, allo scopo di affrontare le tossicità a lungo termine dei trattamenti e le loro conseguenze;
– fare in modo che ogni Stato Membro metta in atto politiche sociali volte a sostenere i bambini col cancro e le loro famiglie durante e dopo il periodo di trattamento;
-monitorare il percorso legislativo, per garantire anche nuove iniziative che migliorino la cura e la ricerca in oncologia ed ematologia pediatrica.