di Monica Trotta
Radioterapia pediatrica Un’eccellenza al “Ruggi”
In Italia esistono 5 reparti di radioterapia pediatrica di alta qualità e uno solo più a Sud di Roma: è al “Ruggi”. Un’eccellenza all’interno dell’ospedale salernitano che consente ai piccoli degenti già provati dalla malattia tumorale, di poter fare le terapia nella loro città senza più viaggi della speranza. Il reparto del “Ruggi” collabora con il “Santobono-Pausilipon” di Napoli e questa importante sinergia è stata rimarcata nel corso di un convegno che si è tenuto nell’aula Scozia su iniziativa di “Open” la Onlus presieduta da Anna Maria Alfani nata per volere di genitori, medici e ricercatori da anni impegnati nella lotta contro i tumori solidi che colpiscono i bambini.
La dottoressa Roberta Migliorati, oncologo pediatra del “Santobono”, che coordina “come un direttore d’orchestra” la collaborazione tra le equipe mediche di Napoli e Salerno, ha spiegato tale tipo di sinergia. I due gruppi di lavoro si scambiano pareri attraverso il sistema di videoconferenza una volta a settimana, il giovedì. Il dottor Giuseppe Cinalli, neurochirurgo del “Santobono”, ha illustrato come la branca della neurochirurgia sia stata rivoluzionata da alcune scoperte tecnologiche negli ultimi 10 anni, grazie anche alla diagnostica per immagini e a uno strumento il cavitron, un aspiratore ad ultrasuoni che “inghiotte” le masse tumorali. Ma l’aspetto più delicato è il sostegno ai bambini che si sottopongono alle cure in reparto, spesso lunghe e dolorose (era presente anche il dottore Giuseppe Scimone, radioterapista). Il manager Viggiani ha annunciato, con la collaborazione di “Open”, la creazione di spazi (uno interno ed uno esterno)dedicati ai piccoli pazienti del reparto.
Al termine del convegno, c’è stata la consegna del sistema per le videoconferenze e dei dispositivi di immobilizzazione per la radioterapia pediatrica donati da “Open”.