MILANO – Ci sono volute circa cinque ore per raccogliere abbastanza cellule staminali da un donatore varesino di 32 anni, e per trapiantarle poi in un bambino toscano affetto da leucemia acuta. Ma grazie a questo prelievo, condotto negli ambulatori del Servizio trasfusionale dell’Ospedale di Circolo di Varese, ora il bimbo potra’ sperare secondo i medici in una completa guarigione. Questa, spiega la struttura, e’ la terza operazione di prelievo di staminali a scopo di trapianto effettuata all’Ospedale di Circolo dal 2007, da quando cioe’ il Servizio trasfusionale e’ stato inserito tra i centri lombardi autorizzati alla delicata procedura. Per il prelievo di cellule da utilizzare nell’auto-trapianto, invece (nel quale le staminali ricavate servono a curare il donatore stesso), dal 2005 ad oggi le procedure a Varese sono state piu’ di 50. Per trovare un donatore compatibile con il bimbo toscano, spiega l’ospedale, e’ stato consultato un elenco di persone idonee: la probabilita’ che ci fosse la persona giusta era di una su 100 mila. Per fortuna e’ risultato compatibile un ragazzo di 32 anni di Varese, che e’ stato subito sottoposto a una serie di valutazioni cliniche e a un trattamento farmacologico di cinque giorni per aumentare la concentrazione delle staminali nel sangue, e favorirne quindi il prelievo. Durante questo tempo, fanno notare i medici, il donatore si trova in uno stato caratterizzato da una leggera febbre e da qualche dolore osseo, simile a uno stato influenzale. ”Donare le staminali significa veramente ridare la vita – conclude Davide Rossi, direttore del Servizio trasfusionale -come in un trapianto d’organo. Ed e’ innegabile che il loro prelievo rappresenti per un servizio come il nostro una delle attivita’ piu’ gratificanti, oltre che di prestigio”.
Dicembre 2024
Scopri il nuovo numero del Giornale di Peter Pan, lo speciale dedicato ai 30 anni: interviste, testimonianze e le tap...