Oltre il 90, tornare al calcio dopo 35 cicli di chemioterapia

ROMA – Si puo’ tornare a giocare a pallone anche dopo una grave malattia e dopo ben 35 cicli di
chemioterapia. Di questo tratta il libro ‘Oltre il 90?’. La storia di un ragazzo come tanti che sta lottando contro la ‘Bestia’, come la chiama lui, un linfoma che ancora lo perseguita, e che non si e’ mai arreso. Il libro a cura di Francesco Caremani (edizioni BradipoLibri), narra la storia di Flavio Falzetti, che e’ tornato alla sua passione, ai campi di calcio, anche se la sua Champions League e’ solo, si fa per dire, un campionato Interregionale. Flavio Falzetti e’ stato un buon centrocampista, oggi continua a lavorare nel mondo del calcio e con questo libro ha deciso di raccontare la sua storia in prima persona, perche’ crede nell’effetto taumaturgico dell’esempio e da questo alla forza di volonta’ per combattere patologie gravi come quelle oncoematologiche. E’ tornato a giocare a calcio dopo 35 cicli di chemioterapia e nonostante la ‘Bestia’ cerchi di fargli ombra da piu’ di dieci anni lui e’ piu’ forte di prima, se non nel fisico nella mente, quella che l’ha portato piu’ volte fuori dal tunnel. Raccontare la sua storia e’ stata una necessita’ espressiva intima, per infondere a chi sta facendo la chemioterapia forza e speranza, per far si’ che anche i giocatori dilettanti abbiano un’assicurazione per le malattie oncoematologiche e per quelle invalidanti, oltre che per gli infortuni. Flavio Falzetti, tra le altre cose, presiede l’associazione Onlus ”Gianni e Valerio. Lotto per la vita” i cui scopi principali sono: diffondere notizie e informazioni medico-scientifiche sulla patologia, nonche’ sulle cure sanitarie attualmente considerate piu’ efficaci, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie ematologiche e sui progressi della medicina in tale settore e introdurre nel calcio dilettantistico, come gia’ previsto per lo sport praticato a livello professionistico, la regola generale che imponga l’obbligatorieta’ dell’assicurazione contro le malattie oncoematologiche.
Questo libro rappresenta per lui e per la sua associazione uno strumento di lotta e di pressione per poter raggiungere gli obiettivi che il ”Guerriero di Norcia” si e’ posto da qualche anno a questa parte, convinto che tanta sofferenza e dieci anni di linfoma abbiano un significato piu’ profondo che la banale e quotidiana lotta contro la malattia. Il testo scritto a quattro mani con il giornalista aretino Francesco Caremani e’ anche un inno allo sport nei suoi valori piu’ sani e profondi e al calcio come contenitore di ideali e di passioni che possono valere una vita: dalla lealta’ alla voglia di lottare, anche quando sei in direzione ostinata e contraria e davanti a te c’e’ la Bestia. Ma nessuno meglio delle parole di Flavio Falzetti puo’ spiegare questo libro: "Ecco, vorrei che questo libro rappresentasse una mano tesa per chi come me ha il cancro, una mano da stringere nei momenti
piu’ difficili, quando pensi di non farcela piu’, quando la chemio ti scende nelle vene, quando ti cadono i capelli, quando la Bestia cerca di umiliarti, quando tutto questo ti fa vergognare, quando hai paura e nessuno a cui raccontarla, quando non riconosci l’odore della tua pelle, quando pensi ”Perche’ proprio a me?”. Perche’ nessuno rimanga solo con la malattia e i propri incubi: io sono Flavio Falzetti e questa e’ la mia storia".

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