Il fumo ucciderà 8,3 milioni di persone nel mondo entro il 2030

TRIESTE – Entro il 2030, 8,3 milioni di fumatori nel mondo sono destinati a morire per patologie legate a questa dipendenza. Il dato e’ emerso oggi a Trieste al convegno su ”Epidemiologia, prevenzione, impatto clinico-economico delle patologie correlate al fumo e nuove terapie”, patrocinato dalla regione Friuli Venezia Giulia e dall’Osservatorio Sanita’ e Salute. Il tabacco – e’ stato evidenziato durante il convegno – e’ l’unico prodotto di libera vendita che uccide da un terzo a meta’ delle persone che ne fanno uso. Il numero totale dei decessi attribuibili al fumo di tabacco e allo sviluppo di varie patologie correlate (tumore polmonare, cardiopatia ischemica, ictus, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ecc) e’ destinato ad aumentare da 5,4 milioni del 2004 a 8,3 milioni nel 2030, con approssimativamente un 10% in piu’ di decessi in tutto il mondo. Secondo Gianpiero Fasola, Direttore Dipartimento di Oncologia dell’Universita’ di Udine, ”tra coloro che fumano circa la meta’ morira’ per ragioni strettamente connesse a questa abitudine. La morte – ha spiegato durante il convegno – avverra’ tra i 35 e i 69 anni. A 70 anni – ha concluso – circa l’80% dei non fumatori e’ ancora vivo, contro il 50% dei fumatori”.

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