Università di Milano-Bicocca attiva un progetto con il Nicaragua

MILANO – Dall?oncologia pediatrica alla salute globale del bambino. Partir? a gennaio 2010 il Progetto di Salute Globale del bambino che si sviluppa sul Progetto Mascota avviato nel 1986.L?accordo di cooperazione coinvolge l?Universit? di Milano-Bicocca, l?Universidad National Aut?noma de Nicaragua, il comune di Managua e il ministero della Sanit? del Nicaragua. Milano, – Medicina, sociologia e informatica. ? il mix di competenze che sosterr? il Progetto di Salute globale del bambino, avviato grazie a un accordo fra l?Universit? di Milano-Bicocca, l?Universidad National Aut?noma de Nicaragua e il Comune di Managua. ? un progetto che nasce nel segno della continuit?. Si inserisce, infatti, nell?esperienza del Programma "Mascota" partito ben 23 anni fa con il sostegno del Comitato "Maria Letizia Verga" e della Fondazione Tettamanti di Monza. ?Nel 1986 – racconta il professor Giuseppe Masera, docente dell?Universit? di Milano-Bicocca, direttore della Clinica Pediatrica dell?Ospedale San Gerardo di Monza e coordinatore di entrambi i progetti – le possibilit? di guarigione per un bambino colpito da tumore in Nicaragua erano pari a zero. Oggi le guarigioni hanno raggiunto il 60 per cento, avvicinandosi alle percentuali che si registrano nei paesi sviluppati. In Italia, ad esempio, siamo intorno all?80 per cento?. La storia ? una mattina di aprile del 1986, quando squilla il telefono nell?ufficio monzese del professor Giuseppe Masera: ?Chiediamo collaborazione per creare un Centro di Oncologia Pediatrica. Quando facciamo diagnosi di leucemia-tumore poniamo accanto al nome del bambino una piccola croce nera. Non abbiamo possibilit? di offrire una terapia adeguata?. All?altro capo del telefono c?? Fernando Silva, medico, poeta, narratore e, all?epoca, direttore dell?ospedale Pediatrico "Manuel de Jesus Rivera – La Mascota" di Managua. Da questa esplicita richiesta di aiuto, ? nato un gemellaggio sulle leucemie tra la Clinica Pediatrica dell?Ospedale San Gerardo di Monza e l?ospedale Pediatrico "Manuel de Jesus Rivera – La Mascota" di Managua, col sostegno dei medici, dei genitori riuniti nel Comitato Maria Letizia Verga e della Fondazione Tettamanti. Prima di tutto fu realizzato un Centro di Oncologia pediatrica (sotto la supervisione del professor Masera) che ha raggiunto un livello organizzativo e strutturale di buon livello ottenendo risultati molto apprezzati sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Negli anni successivi sono stati sviluppati un eccellente programma di Nefrologia pediatrica (coordinato dal professor Fabio Sereni dell?Universit? di Milano), un programma di Neonatologia (promosso dal professor Franco Cavall i e dalla associazione AMCA di Bellinzona) e, infine, un programma sulla spina bifida sostenuto dalla Fondazione Mariani. Contemporaneamente, sono stati portati avanti progetti di formazione per i medici e gli infermieri nicaraguensi che sono spesso venuti a Monza per seguire gli aggiornamenti. Oggi, il reparto di Oncologia Pediatrica dell?ospedale La Mascote conta 9 pediatri, 1 anestesista, 17 infermiere, 2 tecnici chirurgici, 2 radiologi, 2 psicologi, un assistente sociale. Nello staff del reparto, vista l?et? dei pazienti, c?? anche un clown. Il reparto di Nefro-Urologia ha in staff 5 specialisti, 4 chirurghi, 11 infermieri e 1 assistente sociale. Inoltre, sono state potenziate le strutture ospedaliere, aumentando i posti letto di ematologia pediatrica e aprendo una "stanza gioco" per i bambini ricoverati, oltre a una residenza per le loro famiglie, in modo che possano stare vicini ai bimbi in cura. Tra il 1986 e il 2008 nell?ospedale La Mascote sono stati 2660 i bambini trattati per leucemia/tumore, di questi 970 sono guariti. Progetto di Salute Globale del bambino: gli obiettivi Partendo da questo background, il Progetto di Salute Globale del bambino, ideato dall?Universit? di Milano-Bicocca e dalla Universidad National Aut?noma de Nicaragua, ha l?obiettivo di sviluppare le esperienze positive fatte in questi anni a livello terapeutico all?interno dell?ospedale attivando collegamenti operativi con strutture sanitarie del territorio e programmi di prevenzione socio-sanitaria. ?In questa visione a più ampio respiro – spiega il professor Masera – ? previsto che l?ospedale La Mascota si colleghi con le strutture periferiche creando una rete di servizi clinici presenti sul territorio. Il contributo dell?Universit? ? quello di sostenere, con le proprie conoscenze trasversali, il rafforzamento di nuovi servizi e competenze, dall?informatica all?ambiente, agli aspetti socio-assistenziali?. L?obiettivo generale del Progetto si articola in alcuni punti chiave: Migliorare l?integrazione e il coordinamento dei programmi gi? attivi per la gestione complessiva della salute materno-infantile nel Paese; Implementazione di programmi di sviluppo di risorse gestionali generali (informatizzazione, diagnostica per immagine, laboratorio di biochimica e di microbiologia); ? Potenziamento coordinato con i referenti nicaraguensi della rete operativa periferica necessaria per ottimizzare le strategie di diagnosi precoce e di monitoraggio-partecipazione alla gestione di terapia e di follow-up;Implementazione, sia nell?ospedale La Mascota, che sul territorio, di programmi mirati agli aspetti socio-sanitari, (gestione gravi malattie) per passare da una logica assistenziale alla sostenibilit?. L?incidenza dei tumori infantili nei paesi in via di sviluppo Ogni anno, nel mondo si ammalano di cancro più di 200mila bambini: di questi, l?85 per cento vive nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi sviluppati, per?, la possibilit? di sopravvivenza per i bambini colpiti da cancro ? elevata (guarisce oltre l?80 per cento). Ci? ? dovuto principalmente alla migliore qualit? di cura e alle maggiori risorse a disposizione dei sistemi sanitari dei paesi del Primo Mondo. Nei paesi a basso reddito le guarigioni sono inferiori al 30 per cento. In Nicaragua, su una popolazione di circa 5 milioni e 300 mila persone, di cui la met? ha meno di 18 anni, il tasso di mortalit? infantile, ? di 32 bambini su 1000.

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