CATANZARO – Il collegamento tra l’ambiente, la predisposizione genetica e, quindi, la mutazione delle cellule dell’organismo dell’uomo, costituiscono la miscela che aumenta il rischio di contrarre alcune patologie tumorali. E’ questo uno dei tratti salienti della relazione del professore Lucio Luzzatto, direttore scientifico dell’Istituto Toscano dei Tumori di Firenze, intervenuto alla terza giornata della conferenza internazionale su ”Early Cancer Detection: Environment, biomarkers, mechanism”, congresso sulla diagnostica precoce delle patologie tumorali di origine ambientale promosso dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). ”L’obiettivo principale di Lucio Luzzatto nella ricerca e nell’insegnamento – e’ scritto in un comunicato degli organizzatori del simposio – e’ stata la comprensione delle malattie umane a livello molecolare; durante tutta la sua carriera ha sempre combinato il lavoro scientifico con il lavoro clinico. Luzzatto nel 1994 e’ stato il primo direttore del nuovo Dipartimento di Genetica Umana al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York; dal 2000 al 2004 e’ stato direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.E’ membro onorario dell’Associazione Americana di Ematologia. Nel corso della seconda giornata del congresso, i relatori sono stati accompagnati dal prof. Vincenzo Mollace, direttore generale dell’Arpacal, a Crotone, proprio nei pressi dei siti della ex Pertusola. Mollace ha illustrato ai docenti universitari presenti, l’attivita’ svolta dall’agenzia nel monitoraggio delle matrici ambientali e lo studio delle possibili connessioni con la salute umana.
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