Una semplice compressa al posto della chemioterapia.
È questa la speranza di uno studio commentato da Federico Cappuzzo, direttore dell’Unita’ operativa di Oncologia medica all’ospedale di Livorno.
“Le ricerche effettuate – spiega Cappuzzo – hanno dimostrato come uno specifico farmaco, assunto per via orale, blocca la proliferazione delle cellule tumorale più efficacemente della chemioterapia tradizionale. Lo studio, in particolare, evidenzia come il trattamento con Erlotinib risulti migliore della chemioterapia in pazienti affetti da carcinoma polmonare che in precedenza non abbiano ricevuto altre terapie e con un evento biologico unico come la mutazione del gene EGFR, fatto che si riscontra più frequentemente nelle donne e soprattutto nei non-fumatori.
Fonte: IO, DOMANI SETTEMBRE 2010 Notiziario Trimestrale dell’Associazione per la lotta contro i Tumori Infantili