Già oggi il 60% dei malati di tumore ha almeno 65 anni e ogni anno in Italia si registrano oltre 170 mila nuovi casi fra gli over 65. «Siamo riusciti a
ottenere che l’età di per sé non sia una discriminante per scartare un paziente da una sperimentazione – spiega Lazzaro Repetto, Direttore dell’oncologia
all’Inrca di Roma -, ma resiste la convinzione diffusa (fra medici, malati e familiari) che dopo una certa età si sia deboli per tollerare cure intense.
Oltre all’età, invece, va valutata la situazione generale: dalle altre eventuali patologie in corso (diabete, disturbi cardiovascolari, disfunzioni
renali) allo stile di vita, al contesto familiare». Anche l’oncologia pediatrica negli ultimi 20 anni ha fatto enormi progressi e oggi guariscono
due su tre dei circa 1.500 bambini italiani che si ammalano ogni anno.
«Grazie a terapie sempre meno aggressive possiamo limitare gli effetti collaterali nel tempo – spiega Fulvio Porta, presidente dell’Associazione di
ematologia e oncologia pediatrica -, ma i farmaci testati su adulti e usati a dosaggio ridotto sui piccoli sono ancora troppo diffusi».
V. Ma.
19 giugno 2011
FONTE: www.corriere.it– http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/11_giugno_19/dossier-oncologia-anziani-bambini-ricerca_dda85f14-98ea-11e0-bb19-8e61d656659c.shtml