Data: 01/07/2011
Utilizzare apparecchi telefonici che sfruttano le onde radio, come cellulari e cordless, fa aumentare il rischio di sviluppare il cancro al cervello di ben 5 volte. Il nuovo studio.
Altro che drizzare le antenne, meglio abbassarle, a quanto pare. E se qualcuno ha di recente sostenuto che l’uso del cellulare faccia addirittura bene, ora il dubbio torna a fare capolino. L’uso di apparecchi che sfruttano le onde radio e che emettono microonde, infatti, secondo altri non può essere proprio così benefico, anzi.
È il caso degli scienziati svedesi delle Università Hospital di Örebro e Università di Umeå in Svezia, che hanno pubblicato i risultati del loro nuovo studio sull’International Journal of Oncology, a suggerire che l’utilizzo di questi apparecchi può far aumentare il rischio di astrocitoma, una forma comune di tumore al cervello.
Il rischio valutato quintuplica se già dall’adolescenza si inizia a utilizzare telefoni cellulari. Ma non risparmia nessuno: indipendentemente dall’età in cui si è iniziato a utilizzare telefonini e cordless, se li si usano per più di 10 anni, il rischio è praticamente identico.
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno raccolto e valutato i dati relativi all’uso di cellulari e cordless da parte di oltre 1.200 cittadini svedesi cui era stato diagnosticato un tumore al cervello, tra il 1997 e il 2003.
Una volta raccolti i dati, questi sono stati confrontati con quelli di circa 2.500 persone che non avevano sviluppato l’astrocitoma. L’analisi comparata ha permesso di stabilire che chi aveva iniziato a utilizzare il cellulare prima dei vent’anni aveva 4,9 più volte il rischio di ammalarsi di tumore; per chi aveva iniziato a usare il cordless il rischio, per così dire, scendeva a 3,9 volte.
Quelli che avevano cominciato a telefonare utilizzando questi apparecchi in età diverse, o comunque dopo i vent’anni – ma che lo facevano da più di 10 anni – avevano il 30% in più di rischio di sviluppare una forma di tumore maligno in generale; il rischio di astrocitoma, invece arrivava fino al 40%.
In buona sostanza, anche dagli scienziati svedesi arriva il suggerimento che, forse, dovremmo fare più attenzione a come e quanto usiamo il telefono, sia cellulare che cordless.
Fonte: La Stampa