Nel calendario che la FIAGOP, la nostra Federazione Nazionale, ha distribuito in occasione della VIII Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, è stato pubblicato un dato piuttosto inquietante: i tumori infantili sono in aumento, circa 2000 nuovi casi l’anno.
Un dato superiore a quello degli altri Paesi europei e perfino a quello degli Stati Uniti.
E’ possibile che questo aumento possa essere spiegato con il sensibile perfezionamento delle tecnologie diagnostiche, ma non si possono escludere ipotesi ambientali che interagiscono con il patrimonio genetico di ognuno di noi. Gli stessi ambienti scientifici sono costretti ad ammettere che non si conoscono ancora, dopo decine di studi condotti in ogni parte del mondo, quali siano le cause che scatenano il 90% dei tumori.
Qualcuno ci ha accusato di allarmismo ingiustificato e di diffondere “panzane”, senza fondamento. Eppure questi dati non ce li siamo sognati, sono dati pubblicati dal rapporto AIRTUM dell’Istituto Superiore di Sanità. Dio sa quanto noi genitori vorremmo che fossero esagerati.
Se però corrispondono alla realtà, è urgente cercare di sapere dove e perché questo avviene. Nel frattempo la stampa ha pubblicato la notizia che tra dicembre 2009 e gennaio 2010 la leucemia ha colpito sette bambini milanesi e di questi sette, tre provengono dalla stessa scuola. Nel corso di un anno il numero di casi normalmente previsti in questa area va da otto al massimo di dodici. Gli epidemiologi hanno definito questo fenomeno “cluster” (grappolo) e ritengono che sia probabilmente riconducibile ad un’unica causa, molto difficile da identificare. Certo è che la nostra Federazione non starà passivamente a guardare quanto sta avvenendo: il nostro compito non è di semplice assistenza ai malati, ma anche quello di promuovere e di stimolare le politiche di prevenzione. Già si sta prospettando l’istituzione di una commissione paritetica, costituita da membri della FIAGOP e dell’AIEOP (l’Associazione Nazionale di Oncoematologia Pediatrica ) con lo scopo di studiare la possibilità di creare un Registro Nazionale dei Tumori Infantili, in collaborazione con i Registri già esistenti.
Noi di Peter Pan, che siamo a “valle” del fenomeno, ne registriamo le conseguenze: le nostre Case sempre più affollate, il fenomeno recente delle liste di attesa e i “no” che a malincuore siamo costretti a dire a chi bussa alla nostra porta. Ai problemi di accoglienza già esistenti, si aggiunge un fenomeno contingente che ci spinge a rivedere tutta la nostra organizzazione e ad accelerare i tempi di realizzazione della “Grande Casa”.
E’ stato chiamato al “Bambino Gesù” di Roma, a dirigere sia i reparti di Oncologia che di Ematologia, un illustre Primario di Pavia, il Prof. Locatelli, eccellente esperto di trapianti. Fino a pochi mesi fa, nell’Ospedale “Bambino Gesù”, Oncologia ed Ematologia erano due reparti separati diretti da due specialisti diversi ed assistiti da due associazioni diverse: Peter Pan si occupava dei pazienti oncologici, mentre l’Associazione “Davide Ciavattini” si prendeva cura dei pazienti ematologici. Oggi tutto questo non esiste più e le due specializzazioni sono state riunite sotto un’unica direzione, come del resto avviene già da tempo in altri importanti centri di cura. Inoltre il Prof. Locatelli, trasferendosi a Roma, ha portato con sé un grande numero di piccoli pazienti che aveva già in cura e che naturalmente hanno voluto seguirlo. La “Davide Ciavattini” non è più in grado di far fronte da sola a questo nuovo flusso di famiglie di bambini ematologici e quindi è evidente che parte di esse dovranno trovare posto da noi.
Accelerare i tempi è quindi diventato un imperativo categorico e “la Grande Casa” è diventata più necessaria che mai. Abbiamo dovuto rivedere il progetto cercando di ricavare – ovunque fosse possibile – un numero maggiore di stanze. Abbiamo previsto quindi, oltre alle dieci stanze che assorbiranno quelle della “Seconda Stella”, ben otto stanze in più da destinare all’accoglienza, che – sommate a quelle della prima Casa e a quelle della Stellina – porteranno la nostra capacità ricettiva globale a 33 unità abitative per le nostre famiglie.
In tempi molto rapidi Peter Pan è costretto a crescere, a diventare grande, anzi, grandissimo!
.