ROMA – “Ragazzi, cosa ci fate con la sigaretta in bocca? Volete rovinarvi l’adolescenza? Non avete bisogno di fumare per essere al centro dell’attenzione!”. “E pensate che le sigarette light faccia meno male delle altre? Sbagliato! Possono essere ancora piu’ pericolose!”. Ecco i preziosi consigli di salute di Mattia Destro e Simone Perrotta, professori per un giorno al Liceo “Mamiani” di Roma per la dodicesima tappa del progetto educazionale “Non fare autogol”.
Dopo il successo delle prime due edizioni, prosegue la campagna ideata e promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare ai giovani come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di piu’ dagli adolescenti – afferma Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena -: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane eta’, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. Il fumo rappresenta uno dei fattori di rischio piu’ gravi, soprattutto per la nostra Regione: nel Lazio fuma il 26,7% della popolazione dai 14 anni in su, la percentuale maggiore in Italia (valore medio nazionale 22,8%). Tre ragazzi su 10 (30%) delle scuole superiori dichiara di fumare abitualmente, mentre due su dieci (20%) fuma addirittura quasi un pacchetto al giorno. Sono statistiche allarmanti, perche’ una sigaretta contiene oltre 4.000 sostanze tossiche nocive per il nostro organismo. Sensibilizzare e informare i teenagers su questi aspetti ha quindi un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).
“I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – dichiara Giuseppe Tonini, direttore della Divisione di Oncologia Medica dell’Universita’ Campus Bio-Medico di Roma -, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiche’ insorgono in eta’ piu’ giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione puo’ fare la differenza. E’ questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un “Tour della prevenzione” in 16 citta’, con i piu’ importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Diamanti a Destro, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli.
“Per noi e’ un onore partecipare a iniziative cosi’ importanti – dichiara Destro -, perche’ in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi”. “E cerchiamo di dimostrare – aggiunge Perrotta – che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. Secondo le stime relative al 2010, l’incidenza di tutti i tumori nel Lazio e’ stata di 26.011 (in aumento rispetto al dato di 25.745 del 2009), con 11.393 decessi (in calo rispetto al dato di 11.471 del 2009).
Sempre nel 2010, le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 201.262 (in aumento rispetto al dato di 194.984 registrato nel 2009). “La nostra azienda e’ orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi – afferma Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb -: il nostro obiettivo e’ veicolare un messaggio cosi’ importante e delicato affidandoci a testimonial prestigiosi e di grande impatto come i calciatori di Serie A. Siamo sicuri che i nostri giovani sapranno trarre preziosi insegnamenti dal confronto con i loro campioni del cuore”.