Roma, 30 agosto – Aumentano i farmaci pediatrici disponibili in Europa. Tra il 2007 e 2017 sono stati autorizzati più di 200 medicinali per i bambini, pari al 25% di tutti i nuovi farmaci che hanno ricevuto il via libera per il commercio all’interno dell’Unione europea. Ne riferisce sul suo sito la stessa Agenzia europea dei farmaci (Ema), subito rilanciata dall’Ansa.
Avere medicine specifiche per la fascia pediatrica è importante, rileva l’Ema, perchè i bambini reagiscono in modo diverso rispetto agli adulti, ed è quindi necessario che siano appositamente studiati, e ne sia dimostrata la sicurezza ed efficacia per i minori.
Da quando nel 2007 è stato introdotta nell’Ue la Regolamentazione pediatrica, ai produttori è stato richiesto di considerare i bisogni terapeutici pediatrici all’interno della ricerca e sviluppo dei farmaci. A ciò è stata accompagnata anche la creazione di un Comitato pediatrico nell’Ema, il cui compito è quello di rivedere i piani di ricerca pediatrici (pip).
Uno sforzo, sottolinea l’agenzia regolatoria comunitaria, che ha aumentato la consapevolezza sul bisogno di studiare i farmaci nei bambini, e che ha fatto sì che la ricerca pediatrica sia ora una “pratica standard” nello sviluppo dei farmaci. In alcune aree terapeutiche, sono arrivate nuove indicazioni per alcuni farmaci, come quelli per le malattie infettive o reumatologiche, portando a cambiamenti positivi nel modo in cui i bambini vengono trattati. In altre aree invece, come quella oncologica e neonatologica, la Regolamentazione pediatrica si è mostrata meno efficace. Ecco perchè l’Ema si sta attivando per migliorare la situazione in queste aree.
Tra i nuovi farmaci approvati in questi anni, 14 sono stati per le malattie infettive, 8 per quelle reumatologiche, 6 per le patologie cardiovascolari, mentre solo 2 per oncologia e 1 per neonatologia.
RIFday – agosto 30, 2018
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