Con sei siti contaminati ogni diecimila abitanti l’inquinamento resta l’emergenza numero uno
di Igor Cipollina
Mantova, Italia, Europa: problema largo, quello dell’inquinamento (industriale e non solo), che continua ad avvelenare il nostro orizzonte, lasciandosi dietro una lunga scia di morti e malati. L’evidenza è nei dati messi in fila dai relatori del seminario sui siti contaminati, che ha preceduto il via ufficiale del convegno dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), in programma al MaMu fino a domani. Sono 1,4 i milioni di europei che ogni anno muoiono per “determinanti ambientali”, la metà dei quali per inquinamento dell’aria. Situazione definita «pesante e stabile» da Marco Martuzzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel suo intervento ha riferito della sesta Conferenza interministeriale su ambiente e salute di Ostrava (lo scorso giugno). Conferenza che ha inserito «una oculata gestione dei rifiuti e dei siti contaminati» tra le nuove priorità ambientali, «nel contesto della transizione ad una economia circolare». Così nell’Agenda 2030.
A conferma di una situazione infernale, la stima di 6 siti inquinati ogni 10mila abitanti fornita da Ivano Iavarone dell’Istituto superiore di Sanità, che ha parlato della cooperazione europea sul tema. Né la riduzione delle emissioni ha ridimensionato il peso dell’industria rispetto all’inquinamento complessivo. Ricco l’elenco dei relatori che, pezzo per pezzo, hanno restituito la costruzione dello Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio di inquinamento (Sentieri), a partire dalla presidente dell’Aie Roberta Pirastu. E a proposito dello studio, il primo cittadino di Mantova Mattia Palazzi ha lanciato una petizione tra tutti i sindaci da indirizzare al ministero della Sanità perché conceda i fondi all’approfondimento sui tumori infantili (Sentieri Kids).
Appassionato l’intervento di Lucia Bisceglia, di Ares Puglia, sull’Ilva di Taranto, dove i parchi minerali sono ancora a cielo aperto: l’Aia 2012 poneva la copertura come prima prescrizione, da rispettare entro 36 mesi, la nuova proprietà Arcelor Mittal-Marcegaglia la realizzerà entri il 2023. Intanto l’altro ieri il sindaco ha chiuso le scuole del quartiere Tamburi, a ridosso dello stabilimento. Tirava vento e c’era una nebbia rossa.
gazzettadimantova.it 25.10.17
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