WASHINGTON – A distanza di oltre 25 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, molti fra i bambini e gli adolescenti che avevano sviluppato il cancro alla tiroide in seguito alle radiazioni sono in completa o quasi remissione. Il successo dei trattamenti anti-cancro fa ben sperare per la recente emergenza di Fukushima. Lo studio dell’Universita’ di Wurzburg, Germania, e’ stato pubblicato sul ‘Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism’. La maggior parte dei colpiti dalle radiazioni di Chernobyl considerati nella ricerca aveva sviluppato un sottotipo papillare di cancro alla tiroide, un tipo di tumore che tende a essere piu’ aggressivo nei bambini che negli adulti: meta’ di tutti i pazienti seguiti nello studio ha pero’ mostrato di rispondere in modo favorevole al trattamento. “La grande maggioranza e’ in remissione e molti pazienti hanno recuperato dal cancro avanzato. In questo gruppo, il 97 per cento aveva cancro diffuso ai linfonodi, e il 43 per cento aveva metastasi nei polmoni”, ha spiegato Christoph Reiners, che ha condotto lo studio. Gli scienziati hanno seguito 229 bielorussi fra bambini e adolescenti che si erano sottoposti a terapia chirurgica e terapia al radioiodio.
Il 64 per cento dei pazienti e’ apparso in completa remissione e il 30 per cento in quasi completa remissione. Solo due hanno avuto ricorrenza del cancro.