La malattia di un figlio è la prova più crudele e innaturale che un papà e una mamma possano affrontare. Colpisce senza discriminazioni. Non guarda la classe sociale o la provenienza. Ma quando ad essere colpita è una famiglia poco abbiente, alla sofferenza si aggiunge la disperazione di non farcela. Perché, a volte, per ricevere una cura adeguata, bisogna affrontare un lungo viaggio.
Ogni anno, in Italia, circa 1.000 bambini e adolescenti si ammalano di tumore; un bambino ogni 8 ore. Un dato che fa riflettere e che dà la misura del bisogno di tante famiglie. I periodi di cura sono spesso lunghi: le famiglie si spezzano, le mamme dormono in macchina o su una sedia per giorni, i fratelli sentono il distacco lacerante.
Nel video di Trenta Ore per la Vita “La città non dorme mai”, con la partecipazione di Claudio Amendola, si racconta l’incontro di due genitori nel corridoio del reparto di onco-ematologia pediatrica, la solidarietà di due papà nel condividere lo stesso dolore. Il secondo papà racconta all’altro la struggente domanda del figlio, che di fronte al brulicare incessante della città, si chiede se il mondo sa che lui è lì in attesa di un trapianto.
In “Miracolo a Betlemme”, con la partecipazione di Ornella Muti, si racconta invece la storia due genitori di fronte alla scoperta della malattia della loro bambina, rischiano di perdere la speranza, ma un miracolo inatteso può arrivare anche da lontano… Da Betlemme giungerà il midollo che salverà la piccola. La mamma svela alla bimba l’arrivo di questo meraviglioso regalo, portandole in ospedale una sfera di vetro, con all’interno la neve e un piccolo presepe. Anche in primavera, ci sono giorni speciali come il Natale.Fino al 20 aprile si può sostenere il Progetto Home di Trenta Ore per la Vita con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45508. Sul sito di Trenta Ore per la Vita è possibile infine scaricare il “cartello” da stampare e utilizzare per l’iniziativa “Il mio selfie per #comeacasa” che ha visto già la partecipazione di Lorella Cuccarini, Nek e Georgia Luzi.