PADOVA – Una ricerca coordinata dal direttore della Clinica pediatrica dell’universita’ di Padova, Giorgio Perilongo, ha dimostrato come il cisplatino da solo possa risultare efficace in quasi il 90% dei casi di epatoblastoma, un tumore primitivo del fegato altamente maligno che colpisce i bambini piccoli. Lo studio e’ stato pubblicato sul New England Journal of Medicine. In Italia ogni anno questa grave patologia interessa circa 30 bambini con un’eta’ media di 2 anni. Si tratta di una malattia cosiddetta ”rara”, una di quelle malattie che proprio per la relativa scarsa incidenza sfuggono a un’attivita’ di ricerca capillare ed efficace, con conseguenti ritardi nella conoscenza e nella possibilita’ di cura. La ricerca, condotta dal Gruppo internazionale di Studio sui Tumori primitivi del fegato dell’eta’ pediatrica (Siopel), dimostra come l’uso di un farmaco chiamato cisplatino possa da solo curare gran parte di questi tumori. Il farmaco e’ stato introdotto nella cura dell’epatoblastoma alla fine degli anni ’80, il che ha permesso di passare da una sopravvivenza del 25% a una speranza di guarigione del 60%. Il cisplatino veniva pero’ usato in combinazione con altri farmaci, il che significava un alto costo delle cure e soprattutto una accentuata tossicita’. Del gruppo padovano fanno parte, con Perilongo, Modesto Carli, Gianni Bisogno, Gianfranco Zanon e Patrizia Dall’Igna.
Dicembre 2024
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