La crociera “light” del piccolo Lorenzo: storia di amore e… raccolta punti!

Disegno barchetta preso da Kid's Drawing Of A Passenger Ship In The Sea by Kiril Stanchev

La crociera “light” del piccolo Lorenzo: una storia di amore e di raccolta punti dalla Grande Casa.

Storia tratta dal diario delle nostre volontarie Trilly.

 

Un dopocena sul terrazzo della Seconda Stella, famiglie e volontari raccolti intorno al tavolo, bimbi che corrono e giocano.

Mamma Manuela dice che il suo Lorenzo è molto vicino al raggiungimento della crociera. Però quella “light”. Attimo di sconcerto. Che cosa significa?

“Semplice: ho inventato un gioco per far sì che Lorenzo, ogni qual volta deve affrontare un esame importante in ospedale, si senta… motivato.”

Tutto comincia un giorno all’Ospedale Bambino Gesù quando, in sala di attesa, viene distribuito alle mamme un libretto colorato. Argomento: la gestione del catetere venoso centrale.

“Mamma, che cos’è, che cosa c’è scritto?”

Mamma Manuela pensa subito che la sola parola “gestione” è una inutile perdita di tempo con Lorenzo: perché annoiarlo con spiegazioni pesanti? “È un gioco per i bambini che vengono qui. Non è obbligatorio, ma se decidi di farlo puoi raccogliere dei punti.”

“E cosa vinco?”

Panico. Mamma Manuela ha dato l’avvio a qualcosa più grande di lei che ora deve gestire. E anche bene.

“Aspetta, fammi leggere con attenzione, così ti dico tutte le regole”.

Come nel film di Benigni “La vita è bella” mamma Manuela trova il modo, le parole e l’occasione per dare un senso a qualcosa che il senso non ce l’ha.

“Allora, si tratta di raccogliere i punti man mano che un bambino fa le sue terapie (TAC, prelievi, scintigrafia, ecc.). Ogni esame ha i suoi punti. A 1000 punti si vince… una crociera!”

“Una crociera? Cioè il viaggio con la nave grande, la piscina e tutto quanto?”

“Beh, no. Con 1000 punti c’è una crociera un po’ così, senza piscina, un viaggetto. Per la crociera che intendi tu servono più punti”.

“Quanti?”

“Almeno 2200, forse 2500”.

“Mamma, facciamolo questo gioco. Iniziamo da ora e tu tieni i punti, li scrivi sul libretto che ci hanno dato.”

E così la raccolta viene avviata. La TAC vale 50 punti, la scintigrafia 100, la terapia chemio 10 e così via.

Ormai Lorenzo, da guerriero colleziona punti con grande facilità.

Ma l’episodio più simpatico di questa vicenda avviene quando addirittura un medico si rende “complice” di Manuela. Arriva il giorno di una delle tante TAC di routine. La dottoressa avvicina Manuela e le dice: “Mamma, oggi TAC senza anestesia. Preparati e prepara Lorenzo”.

Aiuto! Lorenzo è un bambino buono, ma pur sempre un bambino… Al momento di entrare nello studio mamma Manuela decide di giocare le sue carte.

“Dottoressa, eccoci. Stavo parlando con Lorenzo e tra le altre cose gli ho detto che la TAC senza anestesia nella raccolta punti vale qualcosa di più, vero?”

“Raccolta punti?” Strizzatina d’occhio di mamma Manuela. “Sì, immagino conosca la raccolta punti che si fa qui in ospedale per le varie terapie. In genere la TAC vale 50 punti.”

“Ah certo, la raccolta punti dei bambini. Effettivamente per la TAC di oggi potrei regalare 10 punti in più. 60 punti.”

Affare fatto. TAC eseguita.

“Mamma, ma a quanti punti siamo arrivati?”

Doppio panico. Mamma Manuela ammette – ma solo a se stessa – che il conteggio le è sfuggito, però niente paura, l’invenzione è ormai nelle sue corde. “Siamo a 800 punti”, dice sicura.

“Cioè?”

“Abbiamo quasi i punti per la crociera quella light… Ma a noi non basta vero? Noi vogliamo quella super con la piscina, il balcone di affaccio sul mare e tutto il resto!”

“Certo mamma, dobbiamo ancora raccogliere altri punti!”

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Un grazie a mamma Manuela e, senza che lo venga mai a sapere, anche al piccolo Lorenzo!

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