Il 75% dei giovani malati di cancro in Italia riesce a guarire. La percentuale crolla però al 20% a livello mondiale.
22/02/2012 Sono circa 2.100 i nuovi casi di tumore infantile (0-18 anni) ogni anno nel nostro
Paese. Lo rivela l’Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica
(Aieop) in occasione della 10^ Giornata mondiale contro il cancro infantile
celebrata lo scorso 17 febbraio. La guarigione tocca il 75% dei malati – dato
comune ai paesi del primo mondo – mentre la media mondiale è molto più bassa,
attestandosi solo al 20%, vistao che la stragrande maggioranza dei piccoli pazienti
non possono materialmente accedere a cure adeguate. I dati confortanti
riguardano soprattutto le leucemie e i linfomi, mentre rimane ancora molta
strada da fare per altre tipologie di cancro come i tumori cerebrali, i
neuroblastomi e gli osteosarcomi.
Secondo l’Aieop in Italia abbiamo diversi centri di
eccellenza e se un tempo erano gli italiani a d emigrare per curarsi oggi
piuttosto la tendenza si è decisamente invertita. L’unico limite che denuncia
l’Aieop è quello della cattiva dislocazione dei centri di cura specializzati,
costringendo molte famiglie a una dispendiosa dislocazione che presenta in non
poche situazioni una forte criticità: abbandoni per lunghi periodi degli
affetti familiari, delle proprie città, delle case, del lavoro, con conseguenti
ingenti spese, a volte mitigate dalla calda accoglienza che molte
organizzazioni di volontariato offrono, soprattutto nelle grandi città.
L’attuale legislazione sanitaria non prevede infatti aiuti per queste
situazioni: da oltre due anni è in discussione al Senato un provvedimento di
legge, sottoscritto da tutti gli schieramenti politici, per adeguare la legge.
Le case famiglia che accolgono i minori con le loro famiglie si fanno spesso
carico di provvedere all’alloggio dei malati e dei loro familiari durante le
fasi di cura in day hospital e in occasione dei richiami periodici di
controllo.
Stefano Stimamiglio