VERONA – Al via il corso di formazione per i volontari dei Centri dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), per favorire la crescita psicologica ed emotiva di chi vive quotidianamente la realta’ dei bimbi che lottano contro il tumore. Non basta la buona volonta’ per stare vicino ai bambini che affrontano la grande sfida contro i tumori e ai loro genitori ma e” necessario avere competenze specifiche, che superino la barriera della semplice presenza fisica. Per affrontare le mille problematiche dell’oncologia pediatrica serve una preparazione specifica, perche’ gli equilibri psicologici e fisici dei piu’ piccoli sono estremamente delicati e provati da una malattia che spezza i ritmi gioiosi della fanciullezza. E’ per questo che Aieop con la collaborazione di GlaxoSmithKline organizza una due giorni di formazione per 26 volontari del nord e centro Italia che debbono quotidianamente affrontare la sofferenza dei bambini malati di tumore. L’iniziativa, che vede la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti italiani in oncologia pediatrica, in psicologia e in neuropsichiatria infantile, prende il via questa mattina presso la sede GlaxoSmithKline di Verona e si concludera’ domani. "Il ruolo del volontario nell’assistenza del bambino affetto da malattia oncologica (e, non secondariamente, della sua famiglia) e’ ritenuto fondamentale dai medici e da quanti si occupano di questi pazienti e dei loro congiunti – spiega Giorgio Dini, presidente Aieop e direttore del dipartimento Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Istituto Gaslini di Genova -. I volontari spesso non mancano; generalmente sono carenti la maturita’ e la formazione necessaria a rendere utili le loro prestazioni. Di fatto, l’amore, la generosita’, la dedizione spontanea non bastano. In oncologia pediatrica anche il volontario deve essere formato. Da questa esigenza e’ nata la collaborazione tra Aieop e GlaxoSmithKline con cui realizziamo, in varie citta’ d’Italia, corsi di formazione con l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle prestazioni dei volontari nell’ambito dell’assistenza ai bambini che sono, o sono stati, affetti da tumore e alle loro famiglie"."A quasi tredici anni di distanza dall’inizio di questa iniziativa continuiamo a impegnarci con l’obiettivo di migliorare la qualita’ della vita dei bambini malati di tumore – spiega Marco Bertuzzi, responsabile programmi di responsabilita’ sociale di GlaxoSmithKline -. Siamo partiti con progetti, che indagavano l’aspetto psicologico dei piccoli ricoverati in ospedale, per comprenderne i reali bisogni e siamo passati, in un secondo momento, allo sviluppo di corsi di formazione per i volontari che si occupano della loro assistenza e debbono interfacciarsi quotidianamente non solo con i bambini ma anche con i loro familiari, i medici e gli altri operatori sanitari". Quella dei tumori in eta’ pediatrica e’ una realta’ poco conosciuta. Eppure, ogni anno, in Italia, si ammalano di tumore 130-140 bambini ogni milione al di sotto dei 15 anni. In base alle statistiche, che indicano tra gli 8 e i 9 milioni la popolazione di quella fascia d’eta’, si stima che ogni anno nel nostro paese i minori colpiti da una forma neoplastica siano tra i 1.100 e i 1.300. Le leucemie sono le piu’ diffuse (33%), seguite dai tumori del sistema nervoso centrale (22%), i linfomi (12%), i neuroblastomi (7%), i sarcomi dei tessuti molli (7%) e i tumori ossei (6,4%).
Dicembre 2024
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