La scuola a Peter Pan, perché curarsi non può significare smettere di studiare
Molti bambini devono lasciare la propria città per curarsi. Questo significa purtroppo abbandonare anche la scuola. Nella Grande Casa di Peter Pan è però attivo il Progetto Scuola in collaborazione con il MIUR in modo che i nostri ospiti possano frequentare le lezioni direttamente nella Grande Casa con un insegnante che viene apposta per loro. Oggi abbiamo parlato con Igor, “Igorino” per noi di Peter Pan, un bambino ucraino nostro ospite, uno dei più assidui frequentatori della nostra aula scolastica. Gli abbiamo chiesto cosa pensa della scuola ma poi come si vede dalla foto ha voluto controllare tutto quello che avevamo scritto!
Igor, potresti descriverci la scuola a Peter Pan?
Certo. Ci sta una tavola, una maestra i libri e poi ci sono io!
Ti ricordi il tuo primo giorno di scuola qui a Peter Pan?
Certo, era molto difficile perché non capivo l’italiano. Riuscivo bene solo nella matematica, che è la mia materia preferita. La matematica è uguale in Ucraina e in Italia! Vorrei anche iniziare chimica, perché mi piacciono gli esperimenti.
Cosa ti piace della scuola a Peter Pan? C’è qualcosa che secondo te manca?
Che è la classe giusta per me mentre a volte in ospedale mi è capitato di stare con i bambini piccoli e fare cose troppo facili. Poi Claudia, la maestra, è buona e simpatica. Forse potremmo avere anche dei giochi, quelli educativi perché è bello imparare giocando. Anche i computer sono importanti per imparare!
Igor, sappiamo che ti piace tanto studiare e che hai ottimi voti. Cosa vorresti fare da grande?
Voglio studiare fino alla laurea. Prima volevo fare l’astronauta. Poi ho cambiato idea. In ospedale ho imparato un sacco di cose sulla medicina, quindi ora voglio fare il pediatra, ma vorrei studiare a Londra perché lì mangiano fish and chips!
Dicci un po’. Ma tu hai mai copiato in classe!
No, mai! Non si copia, è sbagliato! Io al massimo posso aiutare, ma solo Anastasia.
E chi è Anastasia?
La mia migliore amica nella scuola a Kiev. Io la aiuto se le serve, ma lei non copia!
E c’è qualcosa che vorresti dire ad Anastasia?
Ciao Anastasia! Come stai? Come va la scuola? Mi raccomando non scrivere che la amo…
Tranquillo Igor questo non lo scriviamo…