Associazioni e genitori chiedono un impegno a eliminare i contaminanti ambientali, causa dell’incremento di tumori, e si rivolgono anche ai candidati al Parlamento
(Lidia Giannotti)
In occasione della giornata mondiale contro il cancro infantile e degli eventi del 15 e 16 febbraio, Onlus, associazioni di genitori e medici si sono incontrati, come ogni anno. Questa volta però è stata sottolineata l’urgenza di una svolta nel modo di affrontare il tema delle patologie tumorali infantili.
Sul sito della Campagna nazionale per la difesa del latte materno, sostenuta da una rete di associazioni e di medici – di cui fa parte PeaceLink – viene lanciato un allarme per l’aumento dei tumori infantili collegati alla presenza e all’azione di contaminanti ambientali.
Come intervenire allora? Introducendo pratiche di BIOMONITORAGGIO a campione del latte materno e RATIFICANDO – come atteso dal 2004 – la CONVENZIONE DI STOCCOLMA, che fissa limiti e misure di controllo all’emissione in ambiente di sostanze inquinanti e persistenti (POPs – Persistent Organic Pollutants). Occorre naturalmente SOSTITUIRE l’incenerimento di rifiuti e biomasse con la riduzione, il recupero, il riciclo e la trasformazione a freddo dei materiali, e adottare STRUMENTI DI CONTROLLO efficaci, come il campionamento in continuo delle emissioni di diossina dagli impianti e il monitoraggio a campione di matrici alimentari nei territori circostanti (continua a leggere sul sito della Campagna: cfr. NOTA).
Per l’Associazione di genitori MINERVA P.E.L.T.I., è necessario porsi in maniera nuova nella lotta ai tumori infantili, eliminando per quanto più possibile i fattori di rischio che in maniera sistemica invadono la nostra vita e quella dei bambini, compromettendone lo stato di salute e le speranza di una vita sana …. applicare principi fondamentali scritti negli atti fondativi della Unione Europea, come il Principio di Precauzione, o più semplicemente adottare il buon senso (continua a leggere sul sito dell’associazione Minerva P.E.L.T.I.: cfr. NOTA).
Le associazioni pongono anche alcune domande e richiedono un impegno ai candidati nelle imminenti elezioni nazionali e regionali. I temi toccati sono tanti e di grande interesse (dai rischi legati al trattamento dei rifiuti e alle reti wireless all’effettività delle sanzioni, dalle scelte energetiche e di sviluppo delle bio-architetture agli accorgimenti per promuovere e diffondere cibi sani, con l’introduzione ad esempio di un marchio dioxin-free).