GENOVA – I ricercatori dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini e i quelli dell’Universita’ di Genova sono ai primi posti tra gli scienziati italiani nel mondo. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori italiani “emigrati” in Inghilterra che hanno analizzato la situazione dei colleghi, che lavorano nel Bel Paese oppure all’estero, stilando una lista di merito basata
sull’indice numerico “Hirsch” o “h-index”, di rec e adozione, che si basa sia sul sul numero sia sulla qualita’ delle pubblicazioni scientifiche internazionali di un autore, laddove la ‘qualita” si riferisce al numero di citazioni bibliografiche ottenute da una singola pubblicazione. I ricercatori hanno redatto la classifica utilizzando una banca dati che fornisce l’h-index dei vari autori e hanno preso in considerazione tutti i ricercatori con h-index superiore a 30. Ne e’ risultato un elenco, appena aggiornato, di quasi 1000 ricercatori, operanti in varie discipline (medicina, biologia, fisica, matematica, ingegneria, economia). I ricercatori del Gaslini e dell’Universita’ di Genova ne escono davvero a testa alta: due scienziati sono tra i primi dieci (Lorenzo Moretta, Direttore Scientifico del Gaslini e Alessandro Moretta, Professore di Istologia all’ Universita’), in compagnia di “mostri sacri” che lavorano all’estero quali Carlo Croce,
Napoleone Ferrara, Giorgio Trinchieri, Antonio Lanzavecchia e Alex Sette. Solo un’altra citta’ Italiana (Milano) puo’ vantare ricercatori tra i top-ten (Alberto Mantovani e Giuseppe Remuzzi). Molte istituzioni genovesi annoverano poi scienziati che occupano posizioni di tutto rispetto: Andrea Bacigalupo (h-index 63), ematologo di fama internazionale e Primario all’ospedale San Martino di Genova, Cristina Bottino (h-index 56), Primario del Laboratorio di Immunologia del Gaslini e Professore all’Universita’ di Genova, Maria Cristina Mingari (h-index 50), Primario di laboratorio all’IST e Professore all’Universita’ di Genova. Spiccano altri ricercatori quali
Francesco Frassoni (h-index: 47), dell’ospedale San Martino, Fabio Benfenati (h-index 44) dell’Istituto Italiano di Tecnologie (IIT). I ricercatori dell’Universita’ sono i piu’ rappresentati nella lista e il Dipartimento di Medicina Sperimentale fa la parte del leone con ben 8 nominativi. Il risultato finale e’ davvero eccezionale per le Istituzioni genovesi, soprattutto per il Gaslini e per l’Universita’. “Il
risultato dello studio si basa su un criterio oggettivo – ha sottolineato il Professor Lorenzo Moretta -, che ci fornisce informazioni precise sul numero di pubblicazioni di eccellenza e quindi sulla reale qualita’ delle ricerche svolte. Viene inoltre sfatato il luogo comune che la ricerca clinica non paga in termini di pubblicazioni di eccellenza”. OItre a Giuseppe Remuzzi (nefrologia) nei top ten, troviamo molti clinici di eccellenza in posizione elevata della lista. Ad esempio, Giuseppe Mancia, Pier Mannuccio Mannucci, Ele Ferrannini, Sergio Romagnani, Massimo Filippi, Umberto Veronesi, Attilio Maseri. Una nota negativa e’ la constatazione che ben pochi ricercatori ai primi posti della lista hanno meno di 60 anni (due soli tra i top ten): “Questo riflette in parte il fatto che i ricercatori piu’ anziani hanno avuto piu’ tempo per pubblicare – spiega Moretta -. Tuttavia, purtroppo, ci dice anche che, a causa delle risorse limitate disponibili per la ricerca in Italia, molti dei migliori cervelli delle ultime generazioni sono emigrati in paesi piu’ lungimiranti, dove trovavano le condizioni per svolgere le loro ricerche con risorse adeguate e salari decorosi”. La lista di merito “Top Italian Scientists”, e’ consultabile al sito http: //www.topitalianscientists.org/top_italian_scientists_VIA-Acade my.aspx.