MOSCA ? I genitori dei bambini russi malati di cancro hanno inviato una lettera-appello all’Onu per chiedere la creazione di una banca dati mondiale che raccolga le diagnosi e le cure prescritte ai giovani pazienti affetti da tumore e l’istituzione di un fondo internazionale per aiutare le famiglie dei malati. Lo riferisce il quotidiano Novie Izvestia.
Lo scopo e’ rendere piu’ efficiente il sistema di diagnosi nel paese e fornire un aiuto economico ai genitori, che in Russia devono pagare di propria tasca le cure. I promotori dell’iniziativa vogliono che la questione sia presa in esame dall’Assemblea generale dell’Onu e pensano di riuscire a raccogliere almeno 10.000 firme entro la fine dell’anno.
Secondo i dati forniti dall’Unione delle organizzazioni di beneficenza della Russia, nel paese sono 5.000 i bambini che si ammalano di cancro ogni anno e solo al 12-15[%] viene fatta una diagnosi corretta. Per questo motivo il tumore e’ tra le prime cause di mortalita’ infantile.
L’istituzione della banca dati, assente in Russia, aiuterebbe i medici a riconoscere i sintomi della malattia ad uno stadio precoce e a prescrivere i farmaci piu’ adatti. Le terapie oncologiche sono poi molto care nella Federazione: si va dai 30.000 ai 300.000 dollari, dei quali solo il 20[%] viene fornito dallo Stato russo.
Come se non bastasse, nel Paese le organizzazioni private per il sostegno alle famiglie dei malati sono poche e non hanno molto denaro perche’ il governo non concede sufficienti sgravi fiscali a chi fa beneficenza.
L’istituzione del fondo internazionale e della banca dati mondiale aiuterebbe a risolvere parte di questi problemi, anche se gli esperti intervistati dal giornale pensano che saranno inutili se non si riforma l’intero sistema sanitario russo.
A loro dire, il vero problema e’ che la maggior parte dei medici russi chiede mazzette per curare i pazienti e che molti non sono abbastanza qualificati, soprattutto nel settore dell’oncologia.
Dicembre 2024
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