Sarcomi: tumori rari e aggressivi che colpiscono bambini e adolescenti
Il sarcoma è uno dei tumori più aggressivi che colpiscono i bambini. Attacca le ossa o i tessuti molli e connettivi ed è insidioso perché, essendo un tumore raro, a volte viene scoperto in ritardo compromettendo l’esito delle cure. Dal sarcoma si guarisce meno anche perché può presentarsi già agli esordi con metastasi, pertanto non sempre è possibile intervenire chirurgicamente per combatterlo.
Per approfondire la conoscenza di questa malattia in Italia segnaliamo “Trust Paola Gonzato Rete Sarcoma onlus“, punto di riferimento per coloro che operano nell’ambito dei sarcomi. L’associazione quest’anno promuove nel mese di luglio la campagna “Piu forti del sarcoma“, per sviluppare consapevolezza sociale sui sarcomi e sui bisogni e difficoltà che pazienti ancora “invisibili” si trovano ad affrontare.
Sarcoma: il punto della ricerca scientifica
Al congresso più importante degli oncologi americani che si è tenuto a giugno a Chicago (ASCO,American Society of Clinical Oncology) è stato presentata una promettente ricerca sperimentale.
Si tratta di uno studio italiano che ha per oggetto il sarcoma di Ewing che colpisce particolarmente bambini e adolescenti. Lo studio è frutto della collaborazione fra l’Associazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) e l’Italian Sarcoma Group (ISG). I risultati della loro sperimentazione, che ha coinvolto i pazienti più «difficili» (quelli con una malattia già metastatica all’esordio), indicano infatti una possibile strategia di cura più efficace e meglio tollerata dai ragazzi.
Una ricerca italiana sul Sarcoma di Ewing metastatico agli esordi
Il protocollo ISG/AIEOP EW2 (di fase II randomizzato) tra il 2009 e il 2019 ha arruolato in 14 centri italiani (di cui 11 affiliati ad Aieop) 150 pazienti, in media 15enni, con sarcoma di Ewing a coinvolgimento osseo diagnosticato già in stadio metastatico.
Coordinato da Roberto Luksch, pediatra dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, lo studio ha voluto verificare due diversi aspetti della terapia, sia testando una nuova combinazione di farmaci in prima linea, sia provando un diverso approccio in fase di mantenimento. «L’aderenza al protocollo — spiega Luksch — è stata molto alta, considerando che ogni anno in Italia circa 75 persone si ammalano di sarcoma di Ewing osseo e, per fortuna, soltanto un quarto di loro presenta malattia metastatica fin dall’inizio. Il protocollo, nel dettaglio, presentava due aspetti innovativi, che sono state oggetto di due diverse presentazioni all’Asco di quest’anno».