Scoperta a Torino la proteina che blocca il tumore al cervelletto dei bambini: il Neuroscience Istitute Cavalieri Ottolenghi e dall’AIRC protagonisti della ricerca
Grandi novità in arrivo dalla sanità nostrana: è stata scoperta a Torino la proteina che blocca il tumore al cervelletto dei bambini.
Il risultato è da attribuire al NICO dell’Università di Torino, che da molti anni
conduce ricerche in merito a questo delicato ambito. Ora, con il sostegno dell’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, il NICO è giunto a questo importante risultato, che darà modo di combattere i tumori infantili ad alta mortalità e permetterà di curare un numero sempre maggiore di bambini malati.
Entrando nei particolari, i ricercatori hanno scoperto che per combattere il tumore al cervelletto dei bambini occorre agire sulla proteina CITK, la “Citron Kinase“. Quest’ultima deve essere sottoposta a una stimolazione, che ne causi il silenziamento. In queste condizioni, si riesce a ottenere la morte delle cellule tumorali.
Una nuova opportunità per contrastare il medulloblastoma, che sembra essere particolarmente sensibile nel momento in cui viene disattivato il CITK. Si tratta dunque di una scoperta di incredibile portata, poiché adesso è possibile anche studiare appositi farmaci per portare avanti questa procedura.
La novità scoperta, infatti, fa pensare a nuove modalità di operazione. Fino a questo momento è sempre stata adottata la tecnica dell’asportazione della massa tumorale.
Questa pratica, però, nasconde numerosi effetti negativi sullo sviluppo psicomotorio ed endocrino. L’obiettivo è dunque quello di evitare che i bambini possano patire le conseguenze in futuro di queste operazioni. Quindi, per far sì che il processo di guarigione sia realmente efficace e senza effetti negativi, si potrà procedere alla progettazione di specifici farmaci e di modalità di intervento come quella appena escogitata.
Questo passo in avanti della sanità infantile riuscirà a donare speranza a tanti bambini che, ancora oggi, muoiono per questo genere di patologia. Ora, se la sopravvivenza per questo tipo di malattia è di poco superiore per il 60% dei casi, sarà possibile alzare le possibilità di continuare a vivere per tanti piccoli.
Per chi fosse interessato a scoprire maggiori informazioni, è utile sapere che i risultati e i dettagli della ricerca sono stati pubblicati su Cancer Research. Qui è possibile venire a conoscenza di tutto ciò che ha condotto a questa grande scoperta.
MOLE24.IT 8.8.18
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