Roma – A fette, sbucciata ma anche essiccata. Arrivano i distributori automatici di frutta nelle scuole per educare i ragazzi al gusto e alla salute. Si tratta del progetto pilota nazionale ‘Frutta snack’ che, nell’ambito
del programma interministeriale ‘Guadagnare salute’, promuove la
cultura di un corretto stile di vita. La regia dell’iniziativa, presentata oggi a Roma, e’ dei ministeri della Salute e della Pubblica istruzione, che hanno
affidato a Centrale-Sperimentazione e Servizi agro-ambientali di Cesena la sperimentazione pronta a partire in in tre citta’ campione, Bologna, Roma e Bari, per un totale di 80 istituti e 60 mila giovani. La gamma offerta dai nuovi distributori comprende vaschette di macedonia di cinque frutti freschi, una
confezione monofrutto di stagione, mele a fette, mele essiccate, polpa di frutta senza zuccheri, frutta secca, yogurt e succhi alla frutta senza aggiunta di zuccheri, il tutto per un costo che va dai 0,70 a 1,50 euro. L’obiettivo dichiarato dal progetto non e’ quello di sostituire i distributori di merendine e bevande ipocaloriche, ma di educare i ragazzi a fare delle scelte consapevoli. Del resto – come ha sottolineato il presidente della Centrale
sperimentazioni, Romeo Lombardi – il 35[%] della spesa alimentare si consuma fuori casa ed e’ qui che devono essere concentrate le azioni di educazione alimentare”. I bambini italiani, e’ stato ricordato, sono letteralmente bersagliati dagli spot televisivi di merendine, con uno ogni 5 minuti nelle fasce di punta, per un totale di 33 mila l’anno. E’ quindi dietro l’angolo il pericolo del soprappeso e dell’obesita’ che favoriscono le cosiddette patologie killer, malattie vascolari, tumori e diabete, il cui
comune denominatore e’ avere uno stile di vita sbagliato. ”Il problema e’ la pigrizia di dover sbucciare la frutta ha detto il presidente dell’ Inran, Carlo Cannella – anche se le mamme dovrebbero insegnare ai bambini il gusto di mordere la mela”
Dicembre 2024
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