A nove anni combatte con un tumore al cervello. Ma per preservare la sua possibilità di divenire padre in futuro, in caso di guarigione, il tessuto dei suoi testicoli verrà congelato e conservato.
Il piccolo Nathan Crawford è stato già stato sottoposto a radioterapia e chemioterapia per tentare di ridurre il cancro al cervello dal quale è affetto. E si sa che tra i più comuni effetti collaterali di questi trattamenti vi è la sterilità. Fortunatamente la ricerca medica si è resa protagonista di molti passi in avanti per ciò che concerne la cura dei tumori infantili negli ultimi anni. Questo significa che statisticamente almeno l’80% dei bambini colpiti può raggiungere la guarigione. E che il 10% circa di loro rischia di ritrovarsi infertile.
Grazie ad una tecnica innovativa messa a punto dai ricercatori del John Radcliffe Hospital di Oxford in Inghilterra anche i bambini in età pre-puberale come Nathan potranno avere una possibilità di diventare padri in futuro. Essa è molto simile a quella del prelievo di tessuto ovarico che viene eseguita sulle donne che devono sottoporsi alla chemioterapia. Secondo quanto riporta l’AdnKronos, grazie al presidente della Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) Mohamad Maghnie, si tratta di una procedura disponibile anche nel nostro paese:
E’ assolutamente possibile anche da noi, in alcuni centri specializzati, conservare tessuto ovarico e materiale testicolare da piccoli malati di tumore. Non è ancora considerata una procedura di routine, così come d’altro canto non lo è nemmeno per gli adulti, ma è fattibile. E viene anche coperta dal Servizio sanitario nazionale: la famiglia deve farsi carico in qualche caso solo dei costi della crioconservazione.
Unica particolarità: per ciò che concerne i bambini questo tipo di intervento è in tutto e per tutto come una biopsia testicolare e per avere luogo il prelievo deve arrivare il via libera da parte dei genitori.
Valentina Cervelli