ROMA – Gli ftalati, una sostanza chimica utilizzata per ammorbidire le plastiche, potrebbero avere un peso nell?insorgenza di una forma rara ma molto grave di tumore del fegato nei bambini. E? l?ipotesi alla quale stanno lavorando gli esperti del Centro nazionale malattie rare dell?Istituto superiore di sanita? (Iss). Lo ha spiegato oggi la responsabile del Centro, Domenica Taruscio, in occasione della celebrazione all?Iss della Prima Giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare che si svolge in contemporanea in vari paesi europei. ?L?80[%] delle malattie rare – ha sottolineato l?esperta – ha un?origine genetica, ma il 20[%] deriva anche da stimoli ambientali e alimentari. Questo vuol dire che l?ambiente puo? influire e puo? anche essere fattore scatenante per l?insorgenza di alcune di tali patologie?. Potrebbe appunto essere questo il caso dell?epatoblastoma, un tumore raro e molto grave che colpisce i bambini nella percentuale di 1 su 8 milioni: ?Potrebbe infatti esserci una correlazione tra la sua insorgenza e l?esposizione agli ftalati. Si e? infatti osservato – ha detto Taruscio – che bambini nati prematuramente e intubati, dunque a contatto con apparecchiature plastiche contenenti ftalati, hanno sviluppato piu? frequentemente di altri questa patologia?. Per questo, ha concluso, ?stiamo esplorando tale possibile correlazione attraverso sperimentazioni in vitro e sugli animali, ottenendo gia? primi risultati interessanti?.
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